1 novembre 2014


h. 9.3O, SALA EUROPA DI PREDAPPIO (vai alla mappa)
Convegno: “L’uomo nuovo, il totalitarismo, lo Stato”


 L’iniziativa, programmata a Predappio, costituisce una riflessione sul mito della costruzione dell’uomo nuovo nel contesto dei totalitarismi europei, dalla Germania all’Italia, alla Russia e sul ruolo dello stato totalitario rispetto ai temi della razza e dell’antisemitismo e sulle modalità di coinvolgimento delle espressioni artistiche e culturali.

Interverranno al convegno:

Francesco Cassata (Università di Genova)
L’uomo nuovo del Novecento: tra fordismo e totalitarismo
Giovanni Gozzini (Università di Siena)
Una “bonifica umana razionale”. Nicola Pende e l’Istituto Biotipologico
Ortogenetico (1926-1943)
Marcello Flores (Università di Siena)
Lo scrittore come “ingegnere di anime”: l’uomo nuovo in Unione Sovietica


h. 15,00, CENTRO DI PREDAPPIO (vai alla mappa)
Visita guidata al Museo Urbano”.
La visita guidata al patrimonio architettonico di Predappio
sarà condotta dal Sindaco, Giorgio Frassineti.


h. 17.3O, REFETTORIO MUSEI  SAN DOMENICO (vai alla mappa)
Conferenza di Irina Alter
“La guerra della Germania nel cinema tedesco del dopoguerra”

Irina Alter  ha studiato storia presso l’Università di San Pietroburgo e dal 1998 storia dell’arte presso la Ludwig-Maximilians-Uinversität Monaco.
Nel 2012 ha conseguito il dottorato sul tema “Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo nel contesto della riforma del 1893-1894”. Il focus della sua ricerca è lo studio delle analogie e delle interazioni nelle arti e lo sviluppo culturale in Russia e Europa occidentale in tempi moderni.


 h. 2O.3O, TEATRO APOLLO (vai alla mappa)
Proiezione film “Triumph over violence” (Russia 1965)
di M. Romm. Partecipa M. Turovskaya, coautrice
INGRESSO GRATUITO


Triumph_Over_ViolenceTriumph Over Violence (in russo: fashizm Obyknovennyy, Обыкновенный фашизм – “fascismo comune”) è un film sovietico diretto da Mikhail Romm. Il film è anche conosciuto come Eco del Jackboot  nel Regno Unito e Triumps corso violenza in USA . E’ sostanzialmente una di estratti commentati di film di archiviazione tesa a descrivere l’ascesa e la caduta del fascismo, e in particolare l’esempio della Germania nazista.

Il documentario di Mikhail Romm segue lo stile del regista sovietico Esfir Shub , un pioniere nell’uso e nello sviluppo di film di compilazione, che prevede la creazione di opere inedite (principalmente documentari) da un assemblaggio fatto da altro materiale cinematografico preesistente. Mikhail Romm, per fare il documentario Trionfo sulla violenza, usa materiale appartenente ad archivi tedeschi, archivi di organizzazioni antifasciste del dopoguerra, archivi fotografici e archivi militari sequestrati ai militari tedeschi.
Discepolo di Eisenstein , Vertov e Pudovkin, Romm, in questo film usa magistralmente il mezzo di espressione, la progettazione musicale e il linguaggio giornalistico per descrivere il regime nazista. E il filmato, grazie alla voce fuori campo e alla musica, ha un forte impatto emotivo sullo spettatore.
Una curiosità del film è il fatto che la narrazione è stata fatta da Romm stesso. Inizialmente, il regista aveva cercato uno speaker per questo lavoro, ma quando i suoi compagni udirono le versioni dei commenti scritti da lui stesso, gli consigliarono di registrare la sua voce. Infine, il commento, col suo peculiare vocabolario e la sua intonazione, è diventato uno dei principali elementi identificativi del film.
Utilizzando tecniche particolari come la ripetizione e il fermo immagine, Romm mostra una elevata padronanza cinematografica nel trasmettere il suo forte messaggio sulla natura totalitaria del regime nazista e la manipolazione dallo stesso operata sulle coscienze.

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