ore 20.45 (sala San Luigi)
Cammelli a Barbiana
monologo di Luigi D’Elia su don Milani e la scuola
ingresso gratuito
Un ragazzo ricco, sorridente e pure bello. In lotta con la scuola e la sua famiglia. I domestici di casa lo chiamano “signorino”, e a lui non va giù. Ma è un figlio di papà che, mentre i ragazzi della sua età vanno a combattere per Mussolini, studia da pittore. Eppure, sotto le bombe dell’estate del ‘43 lascia la sua bella e comoda vita per farsi prete, senza immaginare che quasi quindici anni dopoverrà esiliato in mezzo ai boschi dell’Appenino toscano dalla sua stessa Chiesa. Ma proprio lassù questo ragazzo ricco, sorridente e pure bello darà vita – con pochi ragazzi di mezza montagna – al miracolo della Scuola di Barbiana, diventando il maestro più rivoluzionario, dinamitardo e rompicoglioni del dopoguerra italiano: don Lorenzo Milani.
La storia di Lorenzo, prete, maestro e uomo, è scritta a quattro mani da Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, un racconto che parla agli adulti dopo quattro narrazioni premiate tra i migliori lavori del teatro ragazzi italiano negli ultimi anni. È la storia di una scuola nei boschi, dove si fa lezione tra i prati e lungo i fiumi, senza lavagna, senza banchi, senza primo della classe e soprattutto senza somari né bocciati. Lassù c’è tutto il tempo che serve per aspettare gli ultimi.
Una storia raccontata da Luigi D’Elia, un artigiano della narrazione e un educatore ambientale. Luigi D’Elia, con i bambini, i ragazzi e le maestre ci lavora da oltre quindici anni tra la natura e i banchi di scuola.
“Cammelli a Barbiana” è un racconto a mani nude, senza costumi e senza scena. Un racconto duro, amaro, ma allo stesso tempo intessuto di tenerezza per quel miracolo irripetibile che è stata la scuola di Barbiana, e con tutta la sorpresa negli occhi di quei ragazzi dimenticati che, un giorno, videro un cammello volare sulle loro teste.
Luigi D’Elia
Luigi D’Elia, autore, attore, scenografo. Ha portato in scena la stagione d’oro di Jack London, l’amore senza paura di Don Milani, lupi, naufragi, foreste e storie selvagge. Soprattutto storie selvagge.
Si è formato in natura prima in progetti di conservazione e narrazione dei luoghi poi nell’ambito di un lunga residenza artistica che si è svolta per numerose stagioni tra diversi teatri e la Riserva Naturale di Torre Guaceto, in Puglia. Da questo luogo e da questa esperienza sono nati incontri e altre formazioni sempre in simbiosi tra teatro, arti visive e cura dei luoghi naturali.
Dalla sua ricerca sono nati spettacoli, eventi di attraversamento poetico dei luoghi, progetti d’arte pubblica, festival, pubblicazioni, progetti di forestazione partecipata.
Da oltre dieci anni collabora stabilmente con Francesco Niccolini. I due autori lavorano insieme dal 2009 quando senza contributi, senza un teatro e senza nemmeno volerlo, hanno fatto il loro primo spettacolo. Da lì hanno scoperto e continuato a nutrire un modo di fare teatro e libri per l’infanzia e i giovani che li lega nel loro rapporto verso l’arte e verso la terra e che li ha portati a produrre cinque narrazioni premiate tra i migliori lavori del teatro ragazzi italiano degli ultimi anni: “Storia d’amore e alberi”, “La Grande Foresta”, “Aspettando il vento”, “Il giardino delle Magie”, “Zanna Bianca”, sono il frutto di questa intesa silenziosa e serena. Insieme hanno vinto il Premio Eolo con “La Grande Foresta” (Migliore novità 2013) e “Zanna Bianca” (Migliore spettacolo 2019) e per tre volte il Festival Festebà di Ferrara (2011, 2013, 2019). Il libro illustrato “Aspettando il vento” (Becco Giallo 2014) tratto dall’omonimo spettacolo è stato finalista al Premio Andersen di Letteratura per l’Infanzia. Hanno raccontato in Italia, Svizzera, Spagna, Cile, in italiano e in spagnolo.
Nel 2016 hanno realizzato la narrazione per un pubblico adulto “Cammelli a Barbiana”, sull’esperienza della scuola di Barbiana di Don Milani e lo spettacolo è stato trasmesso in diretta nazionale su Radio Rai 3 il 26 giugno 2017 in occasione della morte del priore di Barbiana. Il testo dello spettacolo è stato pubblicato da Erasmo Edizioni nel 2017. Nel 2019 Mondadori ha pubblicato “Il lupo e la farfalla”, un romanzo di Francesco Niccolini nato dallo spettacolo “La Grande Foresta”. Sempre nel 2019 Cuepress ha pubblicato “Della natura selvaggia-Il Teatro nel bosco di Luigi D’Elia e Francesco Niccolini”, un’antologia a più mani dedicata alla ricerca sul racconto della natura dei due autori.
L’ultimo lavoro insieme è “Moby Dick” dal romanzo di Herman Mellville, una produzione Arca Azzurra Produzioni per la regia di Emanuele Gamba.
E’ costruttore degli oggetti scenici di tutti i suoi spettacoli e ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e collettive. Con Antonio Catalano ha costruito nel 2010 “Il popolo del mare”, assemblando i frammenti approdati sulla riva del mare lungo un inverno nella Riserva di Torre Guaceto. Nel 2012 ha recuperato, pulito, selezionato e accatastato le parti lignee della motovedetta albanese Kater I Rades naufragata nel canale d’Otranto nella strage del Venerdì Santo. Con questi ha realizzato nel 2014 la scena dello spettacolo “Kater I Rades, secondo movimento”.
Studia e ricerca sui temi dell’incontro libero tra natura e infanzia e lavora da oltre quindici anni in progetti con bambini, ragazzi e formatori. E’ promotore e coordinatore di un Tavolo docenti sui diversi linguaggi per l’educazione ambientale. Ha fatto nascere dai suoi spettacoli il progetto di forestazione partecipata “Un bosco in paradiso” attualmente attivo con due boschi che crescono con la collaborazione delle comunità locali.
La nuova compagnia che sviluppa la sia ricerca si chiama INTI e porta il nome del Dio del Sole delle popolazioni Inca. L’ultima produzione è stata lo spettacolo per un pubblico adulti “Preludi all’amore, paesi, sogni, stagioni”, un ritratto neorealista e magico della gente delle campagne del Salento, insieme al gruppo musicale Bevano Est. Lo spettacolo è pubblicato come CD audio nel 2020 con il titolo “Cinque racconti di fine estate”. Come regista e attore non in scena ha curato lo spettacolo “The Show” di Manuela De Meo con l’attrice Elisa Denti, produzione Sementerie Artistiche.
DICONO DELLO SPETTACOLO
Un racconto a mani nude e senza scena.
Sabina Leonetti, Avvenire
Luigi D’Elia ci ha fatto vivere il maestro in azione.
Chapeau!
Anna Maria Matricardi, Cooperazione Educativa
Eccellenti doti narrative dell’interprete brindisino.
Daniele Rizzo, Perinsala
testo integrale
D’Elia ha quella grazia affabile alla quale ti puoi affidare, ti puoi sciogliere perché sai di essere in buone mani.
Tommaso Chimenti, Recensito
testo integrale
Il messaggio arriva diretto agli spettatori: in questo modo anch’essi, guardando in cielo,possono vedere le nuvole trasformarsi in cammelli.
Mario Bianchi, Eolo
testo integrale
Un lavoro che emoziona e racconta, descrive ed evoca, spiazza con la tragedia ma poi fa sorridere con l’autoironia.
Marco Fratoddi, Eco – l’educazione sostenibile
Un testo che sembra scolpito nel legno, con scarti, luci e ombre, che gioca a togliere tutto ciò che non è necessario senza scivolare mai nel banale o nel compiacimento.
Mailè Orsi, Persinsala
testo integrale
Un lavoro d’attore che ci fa capire che la conoscenza del proprio mestiere e la trasposizione di un messaggio consapevole possono fare la differenza fuori e dentro la scena.
Liliana Tangorra, PAC paneacquaculture
Testo integrale
ALTRI CONTRIBUTI E APPROFONDIMENTI
L’audio della diretta di Radio Rai 3 (26 giugno 2017, anniversario della morte di Don Milani per il Teatro di Radio3):
Il servizio completo di Retroscena – TV2000 del 10 gennaio 2017 sullo spettacolo CAMMELLI A BARBIANA. Con Luigi D’Elia e Sandra Gesualdi (Fondazione Don Lorenzo Milani). DAL MINUTO 17
Dallo spettacolo è nata la biografia per Mondadori LA SCUOLA PIÙ BELLA CHE C’È (Maggio 2023). Lo spettacolo può essere abbinato alla presentazione del libro o alla presenza di un banchetto dei libri con il coinvolgimento della casa editrice e di una libreria.