Francia, 2022 durata: 52 minuti in francese con sottotitoli in italiano
Roma, 31 ottobre 1922. Le camicie nere di Mussolini marciano per le strade della città. Tra queste: Ernesto Alvino, giovane corrispondente della città di Lecce per il giornale fascista “Il Popolo d’Italia”, e Ines Donati, attivista e studentessa d’arte. Entrambi hanno vent’anni. Il loro ideale rivoluzionario ha appena trionfato: il fascismo, infatti, ha occupato Roma con la forza. Eppure, appena tre giorni prima, queste stesse camicie nere, impotenti, attendevano impotenti sotto la pioggia, bloccate alle porte chiuse della capitale, mentre Benito Mussolini otteneva l’incarico di Primo Ministro grazie ad un’abile negoziazione politica, condotta dietro le quinte. Solo a seguito del successo dell’operazione, il Duce riscrive la storia e fa del 28 ottobre, data di una fallita conquista militare, il giorno ufficiale della marcia su Roma e della sua presa di potere. Il seguito delle storie di Ines Donati e di Ernesto Alvino ha un gusto amaro: la prima viene portata via dalla malattia, il secondo è espulso dallo stesso sistema fascista, che vedeva il suo impegno ed entusiasmo giovanile come eccessivi.
Qual è la vera storia della marcia su Roma? Perché l’Italia è rimasta passiva e impotente dinanzi all’ascesa del fascismo e alla radicalizzazione dei suoi giovani? In occasione del centenario della marcia su Roma, “Operazione: marcia su Roma” getta una nuova luce su questo evento.
Valentino Misino
Valentino Misino, regista-produttore e attore attivo tra Los Angeles, Parigi e Roma, è collaboratore di Luce Cinecittà per il festival del cinema italiano di Los Angeles, Cinema Italian Style. Ha conseguito un Master in regia e produzione presso la prestigiosa USC School of Cinematic Arts di Los Angeles, scuola che annovera tra i suoi studenti illustri George Lucas e ad honorem Steven Spielberg.
Alcune operedi Paola S. Salvatori Il fascismo e la storia, Scuola Normale Superiore, 2021 Mussolini e la storia. Dal socialismo al fascismo (1900-1922), Viella, 2016 “Fascismo e romanità”, in «Studi Storici», LV, 2014, 1.
Canzoni contro le dittature e per la libertà – ingresso libero (concerto inizialmente previsto il 21 ottobre, rimandato causa Covid al 7 dicembre)
Da Calice di Chico Buarque e Milton Nascimento, scritta nel 1973, in cui il titolo ha in portoghese un secondo significato, ovvero Stai Zitto, con una ferma condanna alla censura della dittatura che limita la libertà di espressione, a Gallo rojo gallo negro,una delle canzoni più famose di Chico Sánchez Ferlosio, cantautore, poeta e compositore spagnolo antifascista e antifranchista, diventata uno degli inni della resistenza contro la dittatura in Spagna.
Da Pippo non lo sa, del Trio Lescano, costituito da tre sorelle olandesi naturalizzate italiane, ebree per parte di madre, canzone censurata perché ridicolizzava un gerarca fascista, a Nel 22 sognavo già l’amore con testo di Dario Fo, piccolo gioiello antifascista.
Da Alabama song, nata dalla collaborazione tra il drammaturgo Brecht ed il musicista Kurt Weill per l’opera “Ascesa e caduta della città di Mahagonny” aI walk a little faster, di Carolyn Leigh e Cy Coleman, bellissimo brano jazz. La musica jazz, nata negli Stati Uniti all’inizio del Novecento, investì l’Europa a partire dagli anni Venti, trovando un vasto successo nel pubblico. Fu però osteggiata dalla critica fascista e subì una pesante censura, in particolare dopo le leggi razziali del 1938, in quanto considerata dal regime musica “negroide e semitica”.
E poi le canzoni di Vladimir Vysosky, cantaurore russo, voce potente e dolente, infiammata, incisa su musicassette mal registrate dal vivo. Un musicista ancorato alla tradizione innamorato del jazz, che dispone solo della sua chitarra. Un intellettuale nel cuore delle masse che per il Potere è un fastidioso guitto. Un grande artista contemporaneo, sepolto in una brutta tomba, sulla quale non mancano mai i fiori e i pensieri del suo popolo.
E altre ancora…
Il concerto è una produzione del 900fest, i brani sono tutti eseguiti in arrangiamenti originali per un quintetto di musicisti provenienti da esperienze eterogenee, dal jazz alla musica classica alla musica popolare. Questa la formazione:
Gli artisti
Paola Sabbatani – voce Roberto Bartoli – contrabbasso e cori Tiziano Negrello – percussioni e cori Maurizio Piancastelli – tromba e cori Daniele Santimone – chitarra e cori
Paola Sabbatani
Cantante, compositrice e autrice. Dal 1990 al 2002 è parte del Teatro Due Mondi, impegnata in tour nazionali ed internazionali. Collabora con diversi attori, registi e istituzioni teatrali componendo e curando musiche di scena e formazione al canto. Tiene corsi e seminari presso varie realtà, tra cui l’Università di Ferrara e la Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli. Nel 2006 dà vita a un progetto con brani originali con musicisti di formazione jazz tra cui Stefano e Patrizio Fariselli, con i quali realizza il cd Vite andate. Nel 2007 è finalista al Premio Lumezia, sezione autore. Nello stesso anno crea con il contrabbassista Roberto Bartoli Non posso riposare, concerto-spettacolo di riproposizione di canti di lotta, di lavoro e d’amore, da cui il cd/dvd omonimo considerato dal quotidiano “la Repubblica” uno degli eventi musicali più importanti del 2007. Nel 2009 realizza, in duo con Roberto Bartoli, la colonna sonora del documentario “Quando l’anarchia verrà – Cento anni di movimento” per la trasmissione RAI “La Storia siamo noi”. Da pochi mesi è uscito per edizioni Una città il cd Libertà e malinconia di cui firma testi e musica, che sta ottenendo molti consensi di pubblico e critica.
Roberto Bartoli
Contrabbassista e compositore, ha collaborato con numerosi musicisti tra cui Steve Grossman, Paolo Fresu, GianLuigi Trovesi, Gabriele Mirabassi, Mario Brunello, Marco Tamburini, Antonio Marangolo e Luciano Biondini, partecipando a festival internazionali in Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania, Belgio, Spagna, Portogallo, Slovenia, Croazia, Russia, Bulgaria, Libano, Tunisia, Etiopia. Ha presentato al Teatro alla Scala di Milano alcune composizioni originali dedicate a Bèla Bartòk. È autore delle musiche per diversi lavori teatrali, tra gli altri di Elena Bucci, Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Molte sue composizioni sono state trasmesse nelle programmazioni di Radio3 Rai. Molto attivo nel campo della didattica, ha insegnato al Conservatorio di musica di Addis Abeba (Etiopia). È docente di contrabbasso e didattica d’insieme presso la Nuova scuola di musica – Vassura Baroncini di Imola, dove dirige anche l’orchestra degli allievi. Ama la musica di Bach, il folk di Woody Guthrie e di Bob Dylan, il blues di Laura Dukes e quello di John Mayall, la canzone napoletana di Roberto Murolo e tutto il jazz, da Armstrong a Miles, da Bill Evans a Charlie Haden, maestro e ispiratore.
Tiziano Negrello
Contrabbassista diplomato, bassista e batterista specializzato in molteplici generi musicali dal repertorio classico, jazz, pop, rock, latin, ha collaborato con artisti di calibro internazionale quali Lucio Dalla, Jovannotti, Stefano Battaglia, Javier Girotto, Mario Féres, Sandra Rehder, Tom Kirkpatrick, Cynthia Bland, Gino Paoli, Massimo Ranieri, Alice, Battiato, Samuele Bersani, Niccolò Fabi, La Cruz, Morgan, Antonella Ruggero, Ricky Gianco, Finardi e molti altri. E’ docente di basso elettrico, batteria, contrabbasso, lettura ritmica, musica d’insieme pop-rock presso la Scuola di musica “Sarti”.
Maurizio Piancastelli
Ha studiato Tromba e Didattica della Musica presso il Conservatorio di Bologna, e si occupa di musica a tempo pieno dal 1984, maturando esperienze in differenti ambiti musicali. Nella musica leggera italiana dal 1988 ha avuto modo di collaborare stabilmente con artisti come Andrea Mingardi, Lucio Dalla e gli Stadio, principalmente in situazioni live. Contemporaneamente ha approfondito la conoscenza del jazz e delle musiche etniche e popolari, suonando con piccole formazioni e big band in club e rassegne nel territorio nazionale. Nel 1997 ha fondato e diretto per diversi anni la “AMR Big Band”, una orchestra di 20 elementi attiva nel territorio romagnolo. Come libero professionista ha più volte fatto parte di gruppi e orchestre di musica d’uso nell’ambito di trasmissioni televisive delle reti RAI e Mediaset. Conta anche svariate collaborazioni nell’ambito della produzione musicale per il teatro e la danza contemporanea. A livello discografico ha partecipato ad una quarantina di dischi, sia in qualità di turnista in ambito pop che in piccole produzioni indipendenti di jazz e musica d’autore.
Daniele Santimone
Chitarrista, compositore. Diplomatosi col massimo dei voti al Berklee College of Music di Boston e al Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo, ha collaborato con diversi musicisti di rilievo nel panorama jazzistico nazionale e internazionale tra cui Giulio Capiozzo, Ares Tavolazzi, Marco Tamburini, Jimmy Owens, Billy Hart, Cameron Brown, Joe Magnarelli, Jesse Davis, Karl Potter, Roberto Gatto, Marcello Tonolo, Pietro Tonolo, Dario Deidda e Fabrizio Bosso. Attivo in diversi ambiti stilistici, si è esibito in importanti rassegne musicali a livello internazionale con artisti quali Eumir Deodato, Pee Wee Ellis, Patrizia Laquidara, Mario Biondi, Ricky Gianco, Jarrod Lawson, Glenn Jones. La sua discografia comprende diversi lavori come sideman, leader e co-leader. È docente di Chitarra Jazz presso il Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara e dirige da diversi anni l’ensemble Jazz della Scuola di Musica “G. Sarti” di Faenza (RA).
ore 20.45 – sala San Luigi, Via Luigi Nanni, 14 Forlì proiezione documentario sul massacro nazista di Babi Yar (Ucraina) del 1941 (ingresso gratuito)
“Spell your name”
(Serhiy Bukovsky, 2006)
Ucraina, 2006 durata: 90 minuti In lingua originale con sottotitoli in italiano
Il documentario, prodotto da Steven Spielberg e Victor Pinchuk, è realizzato con testimonianze raccolte nell’Usc Shoah Foundation Institute Archive e materiali girati nell’Ucraina contemporanea.
Sergey Bukovsky è uno dei principali documentaristi ucraini, con oltre 50 opere all’attivo. Il suo nuovo documentario impressionistico esplora la fragile eredità dell’Olocausto in Ucraina, ricavata dalle testimonianze dei sopravvissuti e dei soccorritori conservate presso l’USC Shoah Foundation Institute for Visual History and Education. È una storia che è stata quasi cancellata dal tempo e dalle forze politiche; per recuperarla, Bukovksy combina immagini contemporanee e filmati sovietici della Seconda Guerra Mondiale in un mix visivamente poetico di storia ebraica, testimonianza personale, società post-sovietica e Ucraina contemporanea. Bukovsky accompagna lo spettatore in un viaggio di scoperta mentre, insieme a diversi studenti ucraini, assorbe le testimonianze di chi è sfuggito all’esecuzione (anche nella famigerata fossa comune di Babi Yar) e di chi ha salvato amici e vicini.
Ucraina, 2008 durata: 76 minuti In lingua originale con sottotitoli in italiano
Il documentario si basa sulle testimonianze di ucraini sopravvissuti alla grande carestia (Holodomor) del 1932-33. Racconta anche la storia del giornalista britannico Gareth Jones, i cui resoconti sulla tragedia ucraina rimasero a lungo inascoltati in Occidente.
14 anni fa, io e la mia troupe abbiamo realizzato il film “The Living” sulla carestia ucraina -l’Holodomor- del 1932-33, il genocidio del popolo ucraino commesso dalla Russia con il sostegno silenzioso della maggioranza della popolazione. Nel corso delle nostre approfondite ricerche, abbiamo scoperto che le ambasciate dei Paesi stranieri informavano i loro governi su quanto stava accadendo in Ucraina. Le prove includono estratti dei documenti ascoltati nel nostro film nelle loro lingue originali: italiano, francese e polacco.
Il giornalista gallese Gareth Jones ha pagato con la vita il fatto di aver raccontato questa atrocità all’Europa e all’America. Ma nessuno ha voluto ascoltare.
Storico francese specializzato in sovietologia. È ricercatore al Cnrs di Parigi. Ha insegnato alle università di Minsk, New York, Mosca e Shanghai ed è stato addetto culturale presso l’ambasciata francese a Mosca, durante la Perestrojka. Ha pubblicato numerosi libri, tutti fortemente critici nei confronti del regime sovietico. Dal 2000 in avanti tutte le sue pubblicazioni sono state finanziate dall’Istituto Hoover.
Alcune opere di Nicolas Werth Russia 1917. La rivoluzione dei soldati, Una città, 2020 Nemici del popolo. Autopsia di un assassinio di massa. Urss, 1937-38, Il Mulino, 2011 L’isola dei cannibali. Siberia, 1933: una storia di orrore all’interno dell’arcipelago Gulag, Corbaccio, 2007
Michael Walzer
Filosofo politico, professore emerito all’Institute for Advanced Study di Princeton è considerato uno dei più importanti pensatori politici contemporanei. Ha scritto su una ampia varietà di argomenti in teoria politica e filosofia morale. Per trent’anni, fino al 2014, è stato condirettore di “Dissent”, la rivista politica nata a New York nel 1954 per contrastare sia il maccartismo sia il totalitarismo sovietico.
Alcune opere di Michael Walzer Justice is steady work: a conversation on political theory, Polity press, 2020 Thick and thin: moral argument at home and abroad, University of Notre Dame press, 2019 Political action: a practical guide to movement politics, con J. Wiener, The New York Review Of Books, 2019
Nadia Urbinati
Accademica, politologa e giornalista italiana naturalizzata statunitense. Titolare della cattedra di scienze politiche alla Columbia University, è visiting professor, tra le altre università, in Italia alla Scuola Superiore Sant’Anna e alla Bocconi di Milano. Si occupa del pensiero democratico e liberale contemporaneo e della teoria della sovranità e della rappresentanza politica.
Alcune opere di Nadia Urbinati Contagio e libertà, con Piero Ignazi, Laterza, 2020 La democrazia del sorteggio, con Luciano Vandelli, Einaudi, 2020 Io, il popolo. Come il populismo trasforma la democrazia, Einaudi, 2020 Democrazia sfigurata. Il popolo fra opinione e verità, Università Bocconi Editore, 2017
David Ost
David Ost detiene la cattedra Joseph DiGangi di Scienza Politica presso l’Hobart and William Smith Colleges di New York. Si è occupato di politica e società nell’est Europa, con focus su politiche del lavoro, democrazia, economia politica, capitalismo e socialismo.
Alcune opere di David Ost The defeat of Solidarity: anger and politics in postcommunist Europe, Cornell University Press, 2006 Workers after workers’ states: labor and politics in postcommunist Eastern Europe, Rawman&Littlefield, 2001 Soldarity and the politics of anto-politics: opposition and reform in Poland since 1968, Temple University Press, 1991
Vittorio Emanuele Parsi
È professore ordinario di relazioni internazionali presso la facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna anche “Studi strategici” ed è docente presso la facoltà di economia all’Università della Svizzera italiana (USI) a Lugano. Ha insegnato all’Università reale di Phnom Penh in Cambogia, alla Kazakhstan Law Academy di Alma Ata in Kazakistan, all’Università statale di Novosibirsk in Russia e alla Université Saint-Joseph di Beirut in Libano.
Alcune opere di Vittorio Emanuele Parsi Il posto della guerra, Bompiani, 2022 Titanic. Naufragio o cambio di rotta per l’ordine liberale, Il Mulino, 2022 Vulnerabili: come la pandemia sta cambiando la politica e il mondo, Piemme, 2021
Guido Montani
Guido Montani è professore di Economia Politica Internazionale all’Università di Pavia. Nel 1987, a Ventotene, ha fondato l’Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli. È stato Segretario Generale e Presidente del Movimento Federalista Europeo (Mfe) in Italia, fondato da Altiero Spinelli nel 1943. Dal 2008 è vicepresidente dell’Unione Europea dei Federalisti (Uef).
Alcune opere di Guido Montani Antropocene, nazionalismo e cosmopolitismo. Prospettive per i cittadini del mondo, Mimesis, 2022 Ideologia, economia e politica. Il federalismo sovranazionale come pensiero emergente, Pavia University Press, 2019 L’economia politica dell’integrazione europea. Evoluzione di una democrazia sovranazionale, Utet, 2008
Wlodek Goldkorn
Scrittore e giornalista nato e cresciuto in Polonia, ha vissuto e studiato in Israele. Vive a Firenze. è stato per molti anni il responsabile culturale de “L’Espresso”, settimanale di cui ora è Senior editor. Ha lasciato la Polonia, sua terra nativa, nel 1968. Ha scritto numerosi saggi sull’ebraismo e sull’Europa centro-orientale.
Alcune opere di Wlodek Goldkorn L’asino del messia, Feltrinelli, 2021 Il bambino della neve, Feltrinelli, 2016 Il guardiano. Marek Edelman racconta, con Rudi Assuntino, Sellerio Editore, 2016
Taras Bilous, socialista ucraino, è uno storico e attivista di Sotsialnyi Rukh (“Movimento sociale”). Redattore di “Commons: Journal of Social Critique”, da sempre si interessa di nazionalismo e guerra, scrivendo anche su riviste internazionali. Dopo l’avvio dell’invasione russa dell’Ucraina, lo scorso febbraio, Bilous si è arruolato nelle Forze di difesa territoriale.
Già professore ordinario Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Pavia, ha diretto la rivista “il Mulino” ed è stato presidente dell’Associazione omonima, di cui è tuttora socio. È socio dell’Accademia delle Scienze di Torino dal 2001. Ha coordinato, insieme ad Antonio de Lillo, le ricerche Iard sulla condizione giovanile in Italia.
Alcune opere di Alessandro Cavalli Incontro con la sociologia, Il Mulino, 2016 La Resistenza spiegata a mia figlia, Feltrinelli, 2015 La società europea, con Alberto Martinelli, Il Mulino, 2015
Sonia Lucarelli
Sonia Lucarelli è Professoressa ordinaria dell’Università di Bologna, membro del Consiglio direttivo del Forum per i problemi della pace e della guerra e dell’Istituto Affari internazionali. E’ responsabile per Unibo del Memorandum tra Unibo e Allied Command Transformation della Nato, e della partecipazione di Unibo al consorzio Europaeum. Ha una lunga esperienza di coordinamento di progetti internazionali.
Alcune opere di Sonia Lucarelli Cala il sipario sull’ordine liberale? Crisi di un sistema che ha cambiato il mondo, Vita e Pensiero, 2020 Collective securitisation and security governance in the European union, con J. Sperling, M. Webber, Taylor & Francis, 2021 Mobilsing politics and society? The Eu Convention’s impact on Southern Europe, con C. Radaelli, Taylor & Francis, 2016
Wlodek Goldkorn
Scrittore e giornalista nato e cresciuto in Polonia, ha vissuto e studiato in Israele. Vive a Firenze. è stato per molti anni il responsabile culturale de “L’Espresso”, settimanale di cui ora è Senior editor. Ha lasciato la Polonia, sua terra nativa, nel 1968. Ha scritto numerosi saggi sull’ebraismo e sull’Europa centro-orientale.
Alcune opere di Wlodek Goldkorn L’asino del messia, Feltrinelli, 2021 Il bambino della neve, Feltrinelli, 2016 Il guardiano. Marek Edelman racconta, con Rudi Assuntino, Sellerio Editore, 2016
Paolo Calzini
Paolo Calzini è Senior Associate Fellow presso Johns Hopkins University Bologna Center (JHUBC). È stato docente di Relazioni internazionali e Studi russi presso le Università statali di Milano e di Bologna, l’Istituto universitario orientale di Napoli, la Johns Hopkins University di Bologna, la School of Advanced International Studies (Sais) di Washington e l’Istituto statale di Mosca per le Relazioni internazionali (Mgimo).
ore 16.30-19.00 – Palazzo Romagnoli, Via Cesare Albicini, 12, Forlì
L’analogia fascista. Si può parlare di fascismo oggi?
Marco Bresciani
Marco Bresciani è professore associato all’Università di Firenze. È stato allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa, Visiting fellow del Remarque Institute (New York University) e borsista della Scuola di Studi Superiori di Storia Contemporanea. Ha pubblicato numerosi contributi su Andrea Caffi e sul movimento di Giustizia e Libertà.
Alcune opere di Marco Bresciani Quale antifascismo? Storia di Giustizia e Libertà, Carocci, 2017 La carta strappata. Il mistero di un legame di sangue, Edizioni DrawUp, 2013 Andrea Caffi nell’Europa del Novecento, Il Mulino, 2011
Antonella Salomoni
Professoressa ordinaria di Storia contemporanea presso l’Università della Calabria, insegna “Storia della shoah e dei genocidi” presso il Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà dell’Università di Bologna. Ha condotto ricerche sull’economia e società russa nel periodo rivoluzionario, sulle forme di radicalismo religioso in epoca zarista, sul genocidio degli ebrei sovietici durante la Seconda guerra mondiale, sulla transizione post-comunista nell’Europa orientale.
Alcune opere di Antonella Salomoni Le ceneri di Babij Jar. L’eccidio degli ebrei di Kiev, Il Mulino, 2019 L’Unione sovietica e la Shoah. Genocidio, resistenza, rimozione, Il Mulino, 2007 Nazionalità ebraica cittadinanza sovietica (1917-1948), Pàtron, 2001
Mario Del Pero
Professore dell’università di Bologna, associato in Storia e Istituzioni delle Americhe presso la Facoltà di Scienze Politiche di Forlì, insegna Storia degli Stati Uniti nel corso di laurea triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche e Storia della politica estera statunitense.
Alcune opere di Mario Del Pero Libertà e impero. Gli Stati Uniti e il mondo 1776-2016, Editori Laterza, 2017 Era Obama. Dalla speranza del cambiamento all’elezione di Trump, Feltrinelli, 2017 La guerra fredda: Nuova edizione, Carrocci editore, 2015
Jean-Philippe Beja
È direttore accademico di ricerca al Cnrs (Ceri), sinologo, politologo, scrittore, giornalista e traduttore francese. Co-fondatore di “Perspectives chinoises”, ne è stato direttore editoriale ed è attualmente membro del comitato editoriale. Relatore di tesi a Sciences Po e all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales (Ehess), a Parigi. Il suo lavoro si concentra sul rapporto tra cittadini e potere nella Repubblica popolare, in particolare sul movimento per la democrazia. Ha anche scritto sulla vita politica a Hong Kong.
Alcune opere di Jean-Philippe Beja Alerte virale – quand la colere est plus forte que la peur, Rn, 2021 The Impact of China’s 1989 Tiananmen Massacre, Taylor & Francis Ltd, 2013 La philosophie du porc et autres essais, Gallimard, 2012
Michele Battini
Già presidente del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici dell’Università di Pisa. È membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Nazionale per la Storia della Resistenza Ferruccio Parri e della Direzione della rivista storica «Passato e Presente». Ha svolto ricerche e insegnato presso la Ecole Normale Superieur di Parigi, Columbia University di New York, International Institute for Social History di Amsterdam, Scuola Normale Superiore di Pisa ed altri centri di ricerca ed università in Italia ed all’estero.
Alcune opere di Michele Battini “Andai perché ci si crede”. Il testamento dell’anarchico Serantini, Sellerio editore, 2022 Un sessantotto, Università Bocconi Editore, 2018 Peccati di memoria. La mancata Norimberga italiana, Laterza, 2014
ore 10.30-12.00 – Palazzo Romagnoli, Via Cesare Albicini, 12, Forlì
Cos’è il fascismo?
Ruth Ben Ghiat
Docente di Storia e studi italiani (New York University). È specializzata nella storia europea del ventesimo secolo, in particolare italiana. Tra i suoi temi di ricerca la relazione tra guerra e cinema, gli imperi e il regime fascista. Scrive regolarmente su questi temi per Huffington Post e CNN.com.
Alcune opere di Ruth Ben Ghiat Strongmen: Mussolini to the present, WW Norton&Co, 2021 Italian Fascism’s Empire Cinema, Indiana University Press, February 2015 “Gli imperi: dall’antichità ad oggi”, Bologna, Mulino, 2009 La cultura fascista, Berkeley, Il Mulino, 2004
Giovanni Gozzini
Insegna Storia contemporanea e Storia del giornalismo alla Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Siena. È autore di studi sulla storia dello sterminio nazista, del Pci, del giornalismo, delle migrazioni internazionali e sulla storia della globalizzazione. È membro della direzione della rivista «Passato e presente».
Alcune opere Perché il fascismo è nato in Italia, con M. Flores, Laterza, 2022 Il vento della rivoluzione. La nascita del Partito comunista italiano, con M. Flores, Laterza, 2021 1968. Un anno spartiacque, con M. Flores, Il Mulino, 2018
Michele Battini
Già presidente del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici dell’Università di Pisa. È membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Nazionale per la Storia della Resistenza Ferruccio Parri e della Direzione della rivista storica «Passato e Presente». Ha svolto ricerche e insegnato presso la Ecole Normale Superieur di Parigi, Columbia University di New York, International Institute for Social History di Amsterdam, Scuola Normale Superiore di Pisa ed altri centri di ricerca ed università in Italia ed all’estero.
Alcune opere di Michele Battini “Andai perché ci si crede”. Il testamento dell’anarchico Serantini, Sellerio editore, 2022 Un sessantotto, Università Bocconi Editore, 2018 Peccati di memoria. La mancata Norimberga italiana, Laterza, 2014
ore 9:30-10:30 – Palazzo Romagnoli, Via Cesare Albicini, 12, Forlì
Il decennio dell’antifascismo e la letteratura impegnata
Alfonso Berardinelli
Critico letterario e saggista italiano, collaboratore di vari quotidiani italiani (Avvenire, Il Sole 24 Ore e Il Foglio). Nel 1985, insieme a Piergiorgio Bellocchio, ha fondato e diretto la rivista di critica Diario. Dal 1983 ha insegnato Letteratura contemporanea presso l’Università di Venezia. Si è polemicamente dimesso nel 1995, in aperta critica con il sistema corporativo della cultura in Italia. Vive a Roma. Ha vinto il Premio Viareggio nel 2002, nella sezione Saggistica, il Premio Napoli e il Premio Cardarelli per la critica letteraria nel 2008.
Alcune opere di Alfonso Berardinelli Un secolo dentro l’altro, Il Saggiatore, 2022 Giornalismo culturale. Un’introduzione al millennio breve, Il Saggiatore, 2021 Discorso sul romanzo moderno. Da Cervantes al Novecento, Carocci, 2017
Com’è potuto succedere? Neutralismo, interventismo e avvento del fascismo
Ezio Mauro
Ezio Mauro (Dronero, 24 ottobre 1948) è un giornalista italiano. È stato direttore del quotidiano “La Stampa” dal 1992 al 1996 e direttore del quotidiano “la Repubblica” dal 1996 al 14 gennaio 2016.
Alcune opere di Ezio Mauro L’anno del fascismo, Feltrinelli, 2022 Mosca 1966: processo alla letteratura, Feltrinelli, 2021 Anime prigioniere. Cronache dal muro di Berlino, Feltrinelli, 2021
Paola S. Salvatori
Contrattista di ricerca presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e Docente a contratto in Comunicazione storica presso l’Università Roma Tre.
Alcune opere di Paola S. Salvatori Il fascismo e la storia, Scuola Normale Superiore, 2021 Mussolini e la storia. Dal socialismo al fascismo (1900-1922), Viella, 2016 “Fascismo e romanità”, in «Studi Storici», LV, 2014, 1.
Giovanni Scirocco
Professore associato 11/A3 Storia contemporanea dal 2015 presso il Dipartimento di Lingue, letterature straniere e comunicazione dell’Università degli studi di Bergamo, è membro del comitato scientifico del Centro per gli studi di politica estera ed opinione pubblica dell’Università degli Studi di Milano.
Alcune opere di Giovanni Scirocco Il nostro silenzio avrà una voce. Piazzale Loreto: fatti e memoria, con E. Colombo, A. Modena, Il Mulino, 2021 Una rivista per il socialismo. “Mondo Operaio” (1957-1969), Carocci, 2019 L’intellettuale nel labirinto. Norberto Bobbio e la “guerra giusta”, Biblion, 2013
Moderatore
Michele Finelli
Studioso del Risorgimento italiano e di storia del movimento repubblicano è membro della Direzione Nazionale dell’Associazione Mazziniana Italiana. Con decreto del Ministro dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo (MIBAC) Dario Franceschini, nel 2014, è stato nominato membro della Commissione nazionale degli scritti di Giuseppe Mazzini, importante organo che raccoglie, cura e diffonde gli scritti sulla vita e il pensiero del patriota risorgimentale. Dottore di Ricerca in Storia e Sociologia della Modernità presso l’Università di Pisa, nel 2008 gli è stato attribuito il Premio Spadolini Nuova Antologia.
Alcune opere di Michele Finelli Breve storia di Sarzana, Pacini editore, 2015 L’edera e il marmo. 160 anni di mazzinianesimo a Carrara (1831-1992), Pacini editore, 2014 Lavoro, istruzione e formazione. Il ruolo delle Camere di Commercio (1861-2011), Edifir, 2014