Nicola Labanca insegna Storia contemporanea all’Università di Siena. È Presidente del Centro Interuniversitario di Studi e Ricerche Storico-Militari. È direttore di “Italia contemporanea”, rivista dell’Istituto nazionale di storia del movimento di liberazione in Italia e condirettore di “I sentieri della ricerca”.
Al festival
GIOVEDì 6 OTTOBRE
17.00, SALA NASSIRIYA
Il colonialismo italiano
Con Nicola Labanca, Leila El Houssi, Simona Berhe e Benedetta Guerzoni
Modera Alessandro Bellassai
Alcune opere
La guerra d’Etiopia. 1935-1941. Il Mulino, 2015
Una guerra per l’impero. Memorie della campagna d’Etiopia 1935-36. Il Mulino, 2015
La guerra italiana per la Libia. 1911-1931. Il Mulino, 2012
Storia illustrata delle armi da fuoco. Dall’archibugio alle bombe intelligenti invenzioni e tecnologie che hanno cambiato l’arte della guerra, Giunti, 2009
Guerre contemporanee. Dal 1945 a oggi, Giunti 2008
Karl K. Koch, chitarrista acustico e compositore di musica strumentale in maggior parte ispirata dalla storia degli Slavi nel XIX-XX secolo. Tocca tematiche e momenti storici come il “Cambiamento del mondo” nel XIX secolo; la primavera dei popoli nel 1848; le vite dei compositori russi costretti a vivere tra i tempi degli zar e dei bolshevik; l`assedio di Leningrad e la battaglia di Stalingrad durante la seconda guerra mondiale; la storia dei movimenti d`indipendenza negli anni Cinquanta in
Benedetta Guerzoni si occupa del rapporto tra media ed eventi storici, con particolare attenzione alle immagini di violenza sui civili nelle guerre del XX secolo come strumento di comunicazione politica, identità e rivendicazione. Ha presentato lavori di ricerca su filmati e fotografie di documentazione dell’Olocausto, del genocidio degli armeni e della guerra d’Etiopia in numerosi saggi e convegni internazionali. Collabora con Istoreco (Istituto della Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia).
Mimmo Franzinelli, storico, ha insegnato per diversi anni alla scuola media, per poi dedicarsi alla ricerca storica, soprattutto studioso del periodo fascista, e alla pubblicazione di diversi libri. Fa parte del consiglio d’amministrazione della Fondazione “Ernesto Rossi – Gaetano Salvemini” di Firenze e del Circolo culturale “Guglielmo Ghislandi” di Breno (Bs). È coinvolto nel progetto di ricerca internazionale “Occupation in Europe: The Impact of National Socialist and Fascist Rule 1938-1950”, promosso dall’European Science Foundation di Amsterdam e dalla Technische Universität di Berlino.
Alberto Franceschini, ex terrorista italiano, fu uno dei fondatori ed esponente di spicco delle Brigate Rosse, assieme a Renato Curcio e Margherita Cagol. Arrestato nel settembre del 1974, nel 1982 si dissocia dalla lotta armata senza avere a carico reati di omicidio. Negli anni seguenti prende completamente le distanze dalla violenza politica. Nel 1987 gli vengono concessi i primi permessi premio e poi gli arresti domiciliari. Lascia il carcere definitivamente nel 1992, quando la sua pena è estinta, e da allora lavora a Roma presso l’Arci.
Leila El Houssi insegna Storia dei paesi islamici presso l’Università di Padova.
Carlo De Maria ha conseguito, nel 2013, l’Abilitazione scientifica nazionale alla docenza universitaria come Professore associato nei settori concorsuali di Storia contemporanea e di Storia delle dottrine e delle istituzioni politiche. È direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena e presiede l’Associazione di ricerca storica Clionet (
Gustavo Corni, storico, è professore dell’Università di Trento. Si è occupato della storia politico-sociale dell’agricoltura tedesca fra Sette- e Novecento, la storia dello stato moderno, nella sua evoluzione verso forme dittatoriali di massa, la storia della storiografia nei paesi di lingue tedesca, l’analisi comparata dei movimenti e regimi fascisti, la storia sociale della Prima guerra mondiale, con particolare attenzione per le occupazioni militari da parte degli Imperi centrali.
Gherardo Colombo, ex magistrato italiano, attualmente ritiratosi dal servizio, ha condotto o contribuito a inchieste quali la scoperta della Loggia P2, il delitto Giorgio Ambrosoli, Mani pulite, i processi Imi-Sir/Lodo Mondadori/Sme. Dal 1989 è pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Milano. Fondamentale il suo contributo alle indagini e ai processi nell’ambito dell’operazione Mani pulite. Nel marzo del 2005 è stato nominato Consigliere presso la Corte di Cassazione A metà febbraio del 2007, in casuale coincidenza dello scadere del 15º anno dall’inizio dell’inchiesta Mani pulite, comunica le sue dimissioni da magistrato con lettera al Consiglio Superiore della Magistratura e al Ministero della Giustizia. Da allora si impegna nell’educazione alla legalità nelle scuole, attraverso incontri con studenti di tutta Italia, e proprio per tale attività ha ricevuto il Premio Nazionale Cultura della Pace 2008. Nel settembre 2009 viene nominato presidente della casa editrice Garzanti Libri.