Giancarlo Bosetti

Giancarlo Bosetti

Giancarlo Bosetti è il direttore dell’associazione internazionale Reset-Dialogues on Civilizations e della rivista di cultura politica “Reset” da lui fondata nel 1993. Dal 2013 dirige il progetto Arab Media Report. È stato vicedirettore del quotidiano l’Unità e per quindici anni docente di sociologia e giornalismo presso le università La Sapienza e Roma Tre. Editorialista del quotidiano La Repubblica,

Alcune opere
Cattiva maestra. La rabbia di
Oriana Fallaci e il suo contagio, Marsilio 2005.
Spin. Trucchi e tele-imbrogli della politica, Marsilio 2007.
Il fallimento dei laici furiosi. Come stanno perdendo la scommessa contro Dio (Rizzoli, 2009).
Omnia mutantur. La scoperta filosofica del pluralismo culturale (I libri di Reset, 2013)
Fedi in dialogo. Il mondo ne ha bisogno (Edizioni Missionarie Italiane, 2015).

Al festival
Sabato 7 ottobre, ore 11.00, Salone Comunale di Forlì
Libertà e uguaglianza? E la fratellanza?”

Alfonso Berardinelli

Alfonso Berardinelli

Critico letterario e saggista italiano, collaboratore di vari quotidiani italiani (Avvenire, Il Sole 24 Ore e Il Foglio). Nel 1985, insieme a Piergiorgio Bellocchio, ha fondato e diretto la rivista di critica Diario. Dal 1983 ha insegnato Letteratura contemporanea presso l’Università di Venezia. Si è polemicamente dimesso nel 1995, in aperta critica con il sistema corporativo della cultura in Italia. Vive a Roma.
Ha vinto il Premio Viareggio nel 2002, nella sezione Saggistica, il Premio Napoli e il Premio Cardarelli per la critica letteraria nel 2008.

Alcune opere
Non incoraggiate il romanzo (Marsilio, 2011)
Leggere è un rischio (Nottetempo, 2012)
Aforismi anacronismi (Nottetempo, 2015)
Discorso sul romanzo moderno. Da Cervantes al Novecento (Carocci, 2016)

Al festival
Giovedì 5 ottobre, ore 15.00, Sala della Provincia di Forlì-Cesena
“La Rivoluzione bolscevica e la sinistra non comunista”

Roberto Bartoli

Roberto Bartoli

Contrabbassista attivo su tutto il territorio nazionale, da sempre collabora con musicisti di chiara fama e istituzioni musicali prestigiose, tra le quali vale ricordare almeno la Scala di Milano, dove ha presentato brani di propria composizione.

Al festival
Sabato 27 ottobre, ore 21.00, Teatro Felix Guattari
“Uno strano e amaro raccolto”, recital

Pietro Adamo

Pietro Adamo

Pietro Adamo insegna Storia delle dottrine politiche moderne all’Università di Torino. Si occupa

principalmente delle tendenze radicali nella Riforma protestante, della nascita delle istituzioni moderne, della storia del pensiero libertario con particolare attenzione all’area anglosassone, e della controcultura americana. Ha spesso trascorso periodi di studio in Inghilterra (Bodleian Library, OXford, e British Library, Londra) e negli Stati Uniti (Berkeley).

Alcune opere

Il dio dei blasfemi. Anarchici e libertini nella rivoluzione inglese (Unicopli, 2015).
L’anarchismo americano del Novecento. Da Emma Goldman ai Black Bloc (Franco Angeli, 2016)
William Godwin e la società libera. Da dove viene l’idea di anarchia (Claudiana, 2017)

Al festival
Mercoledì 4 ottobre, ore 17.00, Salone Comunale di Forlì
“I libertari americani e la Rivoluzione russa”

Nicolas Werth

Nicolas Werth

Storico francese specializzato in sovietologia. È ricercatore al CNRS di Parigi. Ha insegnato alle università di Minsk, New York, Mosca e Shanghai ed è stato addetto culturale presso l’ambasciata francese a Mosca, durante la Perestrojka. Ha pubblicato numerosi libri, tutti fortemente critici nei confronti del regime sovietico. Dal 2000 in avanti tutte le sue pubblicazioni sono state finanziate dall’Istituto Hoover.

Alcune opere
Storia della Russia nel Novecento. Dall’impero russo alla Comunità degli stati indipendenti 1900-1999 (Il Mulino, 2000)
Les Procès de Moscou, 1936-1938 (Éditions Complexe, 2006)
L’isola dei cannibali. Siberia, 1933: una storia di orrore all’interno dell’arcipelago Gulag (Corbaccio, 2007)

Al festival
Venerdì 6 ottobre, ore 17.00, Salone Comunale di Forlì
1917: La rivoluzione dei soldati”

Petr Janyska

Petr Janyska

“Petr Janyska, free-lance journalist, for a long time diplomat concentrated on European affairs. Ambassador to France and later to Unesco, Director of the Czech cultural institute in Poland. Having studied languages, he started his professional career as translator, at the same time published articles in samizdat. In 1989 he joint the Civic forum, a circle of people around Vaclav Havel, who iniciated changes to democracy. Co-founded the first independent press in Czechoslovakia, the weekly Respekt, later served as deputy director of the daily Lidove noviny and editor of the Czech version of the Central European Supplement.  Since 1995 served as diplomat in the new foreign affairs service. Since this year again journalist and commentator of European affairs_.”

Giornalista free-lance, a lungo diplomatico, si è occupato di affari europei. E’ stato ambasciatore in Francia, e in seguito presso l’Unesco. E’ direttore dell’Istituto Culturale Ceco in Polonia. Avendo studiato le lingue, ha cominciato una carriera professionista come traduttore, e allo stesso tempo ha pubblicato articoli sulla stampa clandestina. Nel 1989 si è unito al Forum CIvico, una cerchia di persone che ruotavano attorno a Vaclav Havel, iniziatore della transizione alla demcorazia. Ha co-fondato il primo giornale indipendente di Cecoslovacchia, il settimanale “Respekt”, e in seguito ha lavorato come vice direttore del quotidiano Lidove noviny e come redattore della versione Ceca del Central European Supplement. Dal 1995 ha lavorato come diplomatico. Da quest’anno è tornato a svolgere il lavoro di giornalista e di commentatore degli affari europei. 

Al festival
Sabato 6 ottobre, ore 20.30, Salone Comunale di Forlì
Le rivoluzioni di Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia

Igor Narskij

Igor Narskij

Igor Naskij è, dal 2013, Professore del Dipartimento di Storia e, dal 2004, Direttore del Centro di Ricerca di Storia socioculturale dell’Università di Stato dei Sud-Urali a Celiabinsk. Le sue ricerche sono orientate principalmente alla storia socioculturale e di costume nel tardo regime zarista, nella Rivoluzione Russa e nell’URSS.
Dal 1983 al 1986 è stato insegnante di storia presso la scuola N.89 a Celjabinsk. Nel 1989 ha conseguito il Dottorato di ricerca presso l’Istituto di Storia dell’Unione Sovietica di Mosca su “Il Partito Costituzionale Democratico (Partito dei Cadetti) negli Urali durante la prima rivoluzione russa (1905-1907)”, relatore Valentin W.Schelochajew.
Dal 1989 al 2004 è stato docente presso il Dipartimento di Storia dell’Impero zarista della facoltà di Storia dell’università di Celiabinsk. Si è specializzato nel 2005 su “I partiti politici negli Urali 1901-1916”.
È stato visiting professor presso il Dipartimento di Storia dell’Europa orientale dell’Università di Tubinga (2002-2003), presso il Dipartimento di Storia Esteuropea dell’Università Humboldt di Berlino (2005), presso il Dipartimento di Storia moderna dell’Università di Basilea (2010) e presso l’Università Statale di Perm  (2012) nella Feserazione Russa.

Al festival
Venerdì 6 ottobre, ore 15.00, Salone Comunale di Forlì
“Le rivoluzioni russe del 1917”

Adam Michnik

Adam Michnik

Intellettuale ebreo polacco, fondatore e direttore del quotidiano “Gazeta Wyborcza”; coscienza laica di Solidarność, intellettuale anti-regime della Polonia. A 11 anni entra nel Movimento scout polacco guidato da Jacek Kuron. Nel 1968, a 22 anni, viene imprigionato dopo una manifestazione universitaria contro la censura.

La manifestazione in suo favore darà il via alla protesta studentesca in tutto il Paese. Esce nel 1969 per un’amnistia e comincia a lavorare come saldatore. Nel 1976 scrive il suo libro più famoso (La Chiesa e la sinistra in Polonia), in cui mette in discussione le concezioni anticlericali della sinistra democratica e propone agli ambienti cattolici di lavorare insieme contro la dittatura comunista. Nel 1977 viene di nuovo arrestato. Allaccia rapporti con i rappresentanti ungheresi e cecoslovacchi di Charta 77.

A partire dal 1980 sostiene l’attività del Solidarność. Deputato al Sejm, la Camera bassa del Parlamento polacco, dal 1989 al 1991, torna ad occuparsi di giornalismo facendo il corrispondente alla Borsa di Londra e Varsavia. Nel 2007 è stato scelto dall’Unione europea come mediatore per la libertà dell’informazione in Georgia.

 

Alcune opere
Etica della Resistenza (SugarCo, 1986)
La Chiesa e la sinistra in Polonia (Queriniana, 1980)
Il pogrom
(Bollati Boringhieri, 2007)
La Seconda Rivoluzione (Sperling & Kupfer, 1993)

Al festival
Sabato 7 ottobre, ore 20.30, Salone Comunale di Forlì
Dal 1917 al 1989. Le rivoluzioni di Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia

Michael Walzer

Michael Walzer

Filosofo ebreo-americano, è considerato uno dei più importanti pensatori politici contemporanei, ha scritto su una ampia varietà di argomenti in teoria politica e filosofia morale: “political obligation”, guerra giusta e ingiusta, nazionalismo ed etnicità, giustizia distributiva e welfare state, democrazia e pluralismo. Laureato alla Brandeis University (1956), ha conseguito il dottorato ad Harvard (1961). è stato ricercatore alla Princeton University (1962-66) e professore ordinario alla Harvard University (1966-80). Dal 1980 al 2007 è stato professore (poi prof. emerito) presso l’Institute of Advanced Study del New Jersey. Attualmente sta lavorando al tema della giustizia internazionale e la connessione tra religione e politica,e anche ad un progetto collettivo focalizzato sulla storia del pensiero politico ebraico. Per trent’anni, fino al 2014 è stato condirettore di “Dissent”, la rivista politica nata a New York nel 1954 per contrastare sia il maccartismo sia il totalitarismo sovietico.

Alcune opere
Sulla guerra (Laterza, 2006)
Sfere di giustizia (Laterza, 2008)
Guerre giuste e ingiuste. Un discorso morale con esemplificazioni storiche (Laterza, 2009)
Le conseguenze della guerra. Riflessioni sullo “Jus post bellum” (Mimesis 2017)

Al festival
Sabato 7 ottobre, ore 15.00, Salone Comunale di Forlì
“Libertà e uguaglianza? E la fratellanza?”

Gabor Demszky

Gabor Demszky

Politico, avvocato e sociologo ungherese. È stato sindaco di Budapest dal 1990 al 2010, risultando l’amministratore che ha ricoperto una carica più a lungo nell’Ungheria post-comunista. Importante il suo lavoro di sociologo, dedicato alla condizione delle minoranze rom in Ungheria. Dopo essersi visto ritirare la licenza di ricercatore nel 1980 dalle autorità comuniste, per aver firmato la Charta 77, ha continuato a produrre scritti dissidenti, fondando una casa editrice con altri sociologi, la SZETA (fondazione per il sostegno dei poveri), la prima organizzazione indipendente di Ungheria. È tra i fondatori della Alleanza dei Democratici Liberi – Partito Liberale Ungherese. Nel 2004 è stato eletto al Parlamento europeo. Dopo essersi ritirato dalla politica, è tornato alla sociologia lavorando presso il Woodrow Wilson Center, il Netherlands Institute for Advanced Study, e la Wissenschaftkolleg zu Berlin. Al momento lavora alla comparazione delle esperienze europee riguardo l’integrazione delle minoranze, con l’obiettivo di redarre una serie di raccomandazioni per l’inclusione sociale e la partecipazione politica delle comunità rom europee.

Al festival
Sabato 7 ottobre, ore 20.30, Salone Comunale di Forlì
Dal 1917 al 1989. Le Rivoluzioni di Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia”